(di Giovanni Ardimento) Nei perigliosi ed affascinanti sentieri della ricerca nummografica capita a volte di imbattersi in testimonianze del passato, la cui singolare preziosità non è subito riconosciuta, ictu oculi, passando inosservata sia al tatto del neofita che alla affinata lente del veterano.
Talvolta, nuovi ritrovamenti possono intrecciarsi con eventi monetari che complicano ed arricchiscono il quadro di riferimento,richiedendo una indagine ricostruttiva più incisiva e puntuale. Questo è uno di quei casi.
In una precedente monografia dedicata alle emissioni delle Regie Finanze sabaude, che sintetizza anni di incisive ricerche, Alberto Trivero Rivera, chiosando in modo lapidario in merito alla IV emissione delle Regie Finanze del 1^ Aprile 1760 (che ricordiamo, comprende i due valori di 50 lire e di 100 lire) soggiunge: << L’emissione del 1^ Aprile 1760 è l’unica per la quale non è rimasto alcun esemplare, neppure allo stato di non emesso o di prova, né si sono conservate le lastre, per cui salvo improvvisi ritrovamenti (difficili ma non impossibili) non ne conosciamo l’aspetto…>> …

L’articolo continua su “AIC Magazine” Anno II, N.3

 

 

 

×
Show