(di Dario Maraviglia) L’Andrea Doria era la nave italiana più bella e più veloce del tempo, era arredata lussuosamente e al suo interno esponeva innumerevoli opere d’arte appositamente realizzate per renderla un museo galleggiante.
Dotata di tre piscine e di riscaldamento in tutti gli ambienti: rappresentava il desiderio materializzato di chiunque avesse sognato di attraversare l’Atlantico per raggiungere New York.
Venne varata dal cantiere Ansaldo di Genova il 16 giugno 1951 ed effettuò il suo viaggio inaugurale il 14 gennaio 1953.
Il 25 luglio alle ore 23:10, al comando di Piero Calamai, il transatlantico partito dal porto di Genova con destinazione New York, venne speronato dalla motonave svedese Stockholm, al cui timone c’era il terzo ufficiale di coperta Johan-Ernst Carstens-Johannsen il quale fraintese la portata del radar e, anche per colpa della fitta nebbia, fece una manovra errata che portò la nave svedese alla collisione con la turbonave italiana…
L’articolo continua in “AIC Magazine” Anno I, Numero 1